
I vent'anni di bilateralità nell'artigianato
In Piemonte, l’EBAP raggruppa 16 mila imprese e 62 mila lavoratori, pari all’
80% del comparto artigianato (esclusa edilizia).
Dalla sua costituzione ha
complessivamente erogato 25 milioni di euro in prestazioni per i lavoratori, in
contributi per la sicurezza, su investimenti delle imprese e in interventi a
seguito di calamità naturali ed eventi eccezionali.
Un bilancio lusinghiero
di vent’anni di attività dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese, nato
alla vigilia dell’alluvione del 1994.
Un modello innovativo di relazioni
sindacali e di welfare ormai riconosciuto anche dalla legislazione regionale e
nazionale.
La ricorrenza è stata celebrata il 5 novembre con un incontro
nell’Aula del Consiglio Regionale del Piemonte, a Palazzo Lascaris, con la
partecipazione - oltre che del Presidente, Valerio Bellero, e del
Vicepresidente, Mauro Casucci, di EBAP Piemonte - di Aldo Enrietti del
Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Torino, di Silvano Berna
a nome di Confartigianato, CNA e Casartigiani Piemonte e Alberto Tomasso per
Cgil, Cisl, Uil regionali.
Per la Regione è intervenuta l’Assessore al
Lavoro, Claudia Porchietto.
Nel corso dell’incontro è stata simbolicamente
premiata un’azienda tra quelle aderenti dal 1993, anno di costituzione
dell’Ente.
La bilateralità ha iniziato a farsi strada in Italia negli anni
’80 spinta dalla normativa europea per la costruzione di un modello sociale
europeo, anche se il primo esperimento risale al 1919.
Finalmente, il 23
luglio del 1993, Confartigianato Piemonte, CNA Piemonte, Casartigiani Piemonte e
Cgil, Cisl, Uil siglarono in Regione l’accordo per la costituzione di EBAP
Piemonte.
Tra gli oltre 150 i partecipanti all’evento, rappresentanti delle
Parti sociali regionali e provinciali, componenti degli organismi della
bilateralità piemontese, Presidenti e Vice Presidenti che si sono succeduti nei
vent’anni di attività dell’Ente ed una qualificata e gradita presenza delle
Istituzioni pubbliche (INPS regionale e Direzione Regionale dell’Artigianato)
oltre alla Presidenza dell’Ente Bilaterale nazionale e ad una nutrita
rappresentanza degli Enti Bilaterali delle altre regioni.
Nell’occasione è
stato presentato e consegnato il libro “Ventinsieme”, che riassume la storia
della Bilateralità riferita ai principali accordi tra le Associazioni Artigiane
e le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori sottoscritti a livello nazionale e
regionale.
Nella pubblicazione viene poi descritta la storia dell’EBAP, dalla
cui lettura, citando la prefazione della Presidenza dell’Ente, “non si può fare
a meno di notare come in questi venti anni il legame che ha unito i protagonisti
delle Parti sociali è stato l’umanità e la correttezza nelle
relazioni.
Amministrare un Ente Bilaterale al servizio del “lavoro” è
un’esperienza straordinaria. Ancor di più in questo tempo, segnato da una
crescita dei valori primari e dall’affermarsi di una società dove il potere
forte è rappresentato da una finanza globale che relega il “lavoro” ad un ruolo
subalterno.
Fare quindi parte di un insieme, accomunato da una forte finalità
di riequilibrio dei valori della nostra vita, agevola questo compito e ci
inorgoglisce.
Le premesse contenute nel libro danno l’esatta dimostrazione di
quanto due mondi, come quello dell’impresa e dei lavoratori, tradizionalmente
conflittuali, siano riusciti a fare coesistere interessi apparentemente opposti:
l’affermazione della rappresentanza e della partecipazione dei lavoratori alle
scelte che riguardano le politiche dell’artigianato e l’immagine dell’ Ente
Bilaterale quale cuore pulsante di un settore vitale per l’economia
piemontese.
La storia delle relazioni tra le Parti sociali in questo
comparto, già in passato, ha praticato la strada della partecipazione
responsabile. La sfida che abbiamo di fronte è quella di realizzare un’ulteriore
evoluzione di questo modello.”
I vent'anni di bilateralità nell'artigianato
In Piemonte, l’EBAP raggruppa 16 mila imprese e 62 mila lavoratori, pari all’
80% del comparto artigianato (esclusa edilizia).
Dalla sua costituzione ha
complessivamente erogato 25 milioni di euro in prestazioni per i lavoratori, in
contributi per la sicurezza, su investimenti delle imprese e in interventi a
seguito di calamità naturali ed eventi eccezionali.
Un bilancio lusinghiero
di vent’anni di attività dell’Ente Bilaterale dell’Artigianato Piemontese, nato
alla vigilia dell’alluvione del 1994.
Un modello innovativo di relazioni
sindacali e di welfare ormai riconosciuto anche dalla legislazione regionale e
nazionale.
La ricorrenza è stata celebrata il 5 novembre con un incontro
nell’Aula del Consiglio Regionale del Piemonte, a Palazzo Lascaris, con la
partecipazione - oltre che del Presidente, Valerio Bellero, e del
Vicepresidente, Mauro Casucci, di EBAP Piemonte - di Aldo Enrietti del
Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Torino, di Silvano Berna
a nome di Confartigianato, CNA e Casartigiani Piemonte e Alberto Tomasso per
Cgil, Cisl, Uil regionali.
Per la Regione è intervenuta l’Assessore al
Lavoro, Claudia Porchietto.
Nel corso dell’incontro è stata simbolicamente
premiata un’azienda tra quelle aderenti dal 1993, anno di costituzione
dell’Ente.
La bilateralità ha iniziato a farsi strada in Italia negli anni
’80 spinta dalla normativa europea per la costruzione di un modello sociale
europeo, anche se il primo esperimento risale al 1919.
Finalmente, il 23
luglio del 1993, Confartigianato Piemonte, CNA Piemonte, Casartigiani Piemonte e
Cgil, Cisl, Uil siglarono in Regione l’accordo per la costituzione di EBAP
Piemonte.
Tra gli oltre 150 i partecipanti all’evento, rappresentanti delle
Parti sociali regionali e provinciali, componenti degli organismi della
bilateralità piemontese, Presidenti e Vice Presidenti che si sono succeduti nei
vent’anni di attività dell’Ente ed una qualificata e gradita presenza delle
Istituzioni pubbliche (INPS regionale e Direzione Regionale dell’Artigianato)
oltre alla Presidenza dell’Ente Bilaterale nazionale e ad una nutrita
rappresentanza degli Enti Bilaterali delle altre regioni.
Nell’occasione è
stato presentato e consegnato il libro “Ventinsieme”, che riassume la storia
della Bilateralità riferita ai principali accordi tra le Associazioni Artigiane
e le Organizzazioni Sindacali dei lavoratori sottoscritti a livello nazionale e
regionale.
Nella pubblicazione viene poi descritta la storia dell’EBAP, dalla
cui lettura, citando la prefazione della Presidenza dell’Ente, “non si può fare
a meno di notare come in questi venti anni il legame che ha unito i protagonisti
delle Parti sociali è stato l’umanità e la correttezza nelle
relazioni.
Amministrare un Ente Bilaterale al servizio del “lavoro” è
un’esperienza straordinaria. Ancor di più in questo tempo, segnato da una
crescita dei valori primari e dall’affermarsi di una società dove il potere
forte è rappresentato da una finanza globale che relega il “lavoro” ad un ruolo
subalterno.
Fare quindi parte di un insieme, accomunato da una forte finalità
di riequilibrio dei valori della nostra vita, agevola questo compito e ci
inorgoglisce.
Le premesse contenute nel libro danno l’esatta dimostrazione di
quanto due mondi, come quello dell’impresa e dei lavoratori, tradizionalmente
conflittuali, siano riusciti a fare coesistere interessi apparentemente opposti:
l’affermazione della rappresentanza e della partecipazione dei lavoratori alle
scelte che riguardano le politiche dell’artigianato e l’immagine dell’ Ente
Bilaterale quale cuore pulsante di un settore vitale per l’economia
piemontese.
La storia delle relazioni tra le Parti sociali in questo
comparto, già in passato, ha praticato la strada della partecipazione
responsabile. La sfida che abbiamo di fronte è quella di realizzare un’ulteriore
evoluzione di questo modello.”